COME UTILIZZARE I PISTILLI NEL RISOTTO ALLO ZAFFERANO
Dose consigliata :
Prima di iniziare a cucinare il riso, dovrete far rinvenire i pistilli
mettendoli in una tazza con acqua bollente, ogni tanto schiaccerete i pistilli
con un cucchiaino in modo da raccogliere tutta la colorazione. Devono rimanere
a rinvenire per almeno 20 minuti fino a quando l'acqua diventa di colore giallo
scuro . Mentre i pistilli rinveniscono nell'acqua bollente, preparate il riso
secondo la normale ricetta, avendo l'accortezza di versare l'acqua con i
pistilli nel riso durante l'ultimo minuto di cottura ( mai all'inizio).
La coltivazione dello zafferano
Come tutte le colture bulbose necessita di un terreno drenato, senza ristagni di acqua, possibilmente in leggera pendenza, ben concimato (la nostra azienda utilizza stallatico naturale equino immesso in primavera prima dell'aratura e della vangatura ).
I
bulbi si piantano in Luglio ad una profondità di circa
Ogni 2-3 anni i bulbi vanno tolti dal terreno e ripiantati in terreno nuovo. Il campo da cui sono stati tolti non si utilizzerà piu' per 6-7 anni per dar modo al terreno di ripristinare le sostanze nutritive necessarie allo zafferano.
Sebbene la durata del
ciclo produttivo sia di soli 3 mesi, la lavorazione richiede molto tempo (in
particolare pulizia dalle erbe infestanti , raccolta e essicazione) e questo
giustifica il costo piuttosto elevato della spezia . Per fare
Curiosità
Le
zone dove e' maggiormente coltivato sono
I pistilli, oltre ad avere un utilizzo culinario, hanno alte proprieta' medicinali, nel medioevo erano utilizzati dai monaci farmacisti per la cura di molte malattie. Anche oggi le loro proprietà curative sono ampiamente riconosciute.
A differenza dello zafferano in polvere, i pistilli vanno utilizzati immergendoli in una tazza contenente acqua o brodo bollente per circa 20 minuti ( in pratica all'inizio della cottura del riso). L'acqua cosi' ottenuta va versata (assieme ai pistilli) nel riso solo all'ultimo minuto di cottura.